di Michele Traficante
Pasquale Tucciariello è una mia vecchia conoscenza. Amico fraterno, siamo stati compagni di tante imprese in campo culturale e di ricerca. Ho avuto modo di conoscerlo a fondo ed apprezzare le sue notevoli doti di uomo di scuola, di giornalista, di scrittore, di animatore culturale, di operatore pastorale.
Pasquale, pur appartenente a modesta famiglia di umili origini, grazie al suo impegno e alla sua determinazione a volte anche ostinata, è riuscito ad imporsi nel non facile campo dell’informazione. Prima insegnante di scuola elementare, poi, laureatosi in Pedagogia all’Università di Bari, ha insegnato Filosofia e Storia, a seguito di concorso ordinario, presso il Liceo Pedagogico di Potenza, un anno al Liceo Pedagogico di Rionero e per i suoi ultimi undici anni di carriera scolastica presso il Liceo Classico di Rionero.
Nel corso del suo impegno di docente, ha acquisito competenze nel delicato settore della formazione, conseguendo, nel 2004 presso l’Università degli studi della Basilicata, il titolo di Consigliere di orientamento professionale scolastico e universitario.
Giornalista pubblicista, iscritto all’Ordine dei giornalisti dal 24 marzo 1984, è attento osservatore di fatti e di eventi che accadono nella nostra zona e non solo.
Aveva la passione per i mezzi della comunicazione sociale (la sua tesi di laurea), radio giornali televisione. Fu tale il suo interesse per le trasmissioni radio televisive che, con non pochi sacrifici, mise su prima R2R col suo amico d’infanzia Peppino Minichino (Pasquale mi racconta che la radio l’aveva voluta insistentemente Peppino più che lui), poi il quindicinale L’Informatore del Vulture con me, con Enzo Cervellino, con Vincenzo Buccino e con tanti altri, e poi l’emittente televisiva TELECENTO, così denominata perché doveva servire un’utenza di centomila abitanti.
In quest’ultima impresa di cui Pasquale era anima e motore entrai anche io con il compito di redigere servizi informativi, leggere i telegiornali e procurare la pubblicità all’emittente, prima da solo, poi con Ninuccio Calice. Inoltre, curavo l’istallazione dei tralicci e delle antenne per consentire la ricezione nel miglior modo possibile in tutti i paesi della zona dei programmi dell’emittente.
Il successo delle trasmissioni di TELECENTO fu abbastanza soddisfacente, tanto che alcuni sevizi promossi ed organizzati (culturali, d’informazione locale, di medicina, di religione e soprattutto d’intrattenimento erano seguitissimi).
Tuttavia, per questa emittente e i suoi redattori arrivò un brutto momento.
Per cause che furono presto accertate – un corto circuito – si sviluppò un incendio che distrusse buona parte della struttura e delle attrezzature, compreso il ricco archivio dei servizi mandati in onda. Io, per fortuna, riuscii a salvare tutte le rubriche e gli spettacoli a cui avevo partecipato e soprattutto le varie edizioni dei telegiornali mandati in onda: avevo duplicati di centinaia di videocassette VHS che conservo gelosamente.
Fu un brutto colpo per Pasquale, che vide svanire in pochi minuti i suoi sogni televisivi e anche tutto quanto aveva impegnato in tale impresa: l’assicurazione riuscì a coprire solo una parte dei beni andati distrutti.
Di scorza dura non si arrese Pasquale. Non poteva finire così.
Dopo un po’ di tempo Pasquale riunì a sé amici fidati e si costituì una S.r.l. E c’ero anch’io.
Si trattava di un gruppo di amici di vecchia data, ognuno dei quali assunse una funzione in seno all’emittente. Chi si interessava dell’amministrazione, chi della parte tecnica, chi delle rubriche e chi della parte dell’informazione giornalistica.
Con la quota di ciascun socio si formò un discreto capitale sociale con il quale si acquistarono nuove attrezzature, si trasferì la sede operativa in locali più idonei, s’istallarono antenne un po’ ovunque e, con la benedizione del vescovo diocesano, Mons. Vincenzo Cozzi, si ripartì. E furono altri anni esaltanti, sotto la guida del compianto Michele Catena Cardillo come presidente del Consiglio di Amministrazione e di Pasquale come direttore responsabile e animatore della nostra struttura. Pasquale Tucciariello ha scritto e pubblicato molto.
“Cinquantenario del terremoto del Vulture” con Vincenzo Buccino e altri autori; il romanzo “Storie”; il saggio “Brava maestra televisione”; “Guida Basilicata”; “Il fosso della Signora” e “Una messa per Carmine Crocco” tradotti anche in inglese da Susanna Dubosas; “Racconti”; la sceneggiatura del film “Quinto Orazio” e la produzione, un lavoro enorme; “Socrate” tragedia andata anche in scena, altro impegno notevole; ideatore e coregista della commedia brillante “Fior di Siviglia”; riscrittura di testi teatrali Andria, Donne a Parlamento, Edipo Re, Antigone, Elettra, Risorgimento; “Guida Orientamento”; “Altri Racconti” e una serie sterminata di pezzi giornalistici di notevole spessore oltre a recensioni di libri, presentazioni di autori, saggi di varia natura.
Fra le varie attività culturali e giornalistiche di Pasquale bisogna annoverare anche quello di editore. Con la sua Editrice Il Borghetto ha pubblicato nel 1996 il mio primo volume “Le Ferrovie Ofantine” e, nel 2000, il mio secondo libro “Municipio e Paese”. Con le Edizioni TNV ha pubblicato libri di padre Emilio Giugno su Forenza e di padre Antonio Grillo su Acerenza, Vaglio, Pietragalla. Ha favorito pubblicazioni.
Amico carissimo dell’illustre scrittore rionerese Vincenzo Buccino ha curato la ristampa anastatica del suo libro “La Mala Sorte” nel 1988 e “Lembi di Vita” nel 1899.
Nel 1990, come Direttore responsabile ed editore ha pubblicato il mensile di cultura politica Primula.
Nel 1996 ha pubblicato il quindicinale lucano di Società e Cultura Il borghetto.
A lui si deve a Rionero la presenza e la meritoria attività del Centro Studi Leone XIII che opera egregiamente nel campo della cultura cristiana e non solo. Qui si tengono convegni, presentazione di libri, mostre di pittura, eventi musicali. Luogo di dialogo e di dibattito su temi di attualità. Spesso si invitano autorevoli personalità nel campo politico, illustri autori di pubblicazioni, sia librarie che giornalistiche, poeti e romanzieri.
Una fucina di cultura dove ognuno può trarre motivo di studio e di confronto. Recentemente sono stati aperti il Centro Studi Leone XIII sede di Ruvo del Monte affidato a Maria Grazia Perrotta e il Centro Studi Leone XIII sede di Spinazzola affidato a Maria Palomba.
Pasquale Tucciariello, uomo di cultura di notevole spessore rappresenta un punto di riferimento per tanti giovani che volessero intraprendere il difficile mestiere dello scrivere. Dà lezioni private di filosofia, storia, letteratura italiana, scrittura, tesi di laurea, orientamento in forma gratuita, è Consulente filosofico. Ha anche tenuto un corso di Giornalismo presso la Scuola Media Granata di Rionero.
In politica è stato ed è Democristiano e Popolare. Come cattolico militante è vicino a Comunione e Liberazione, è operatore pastorale nella parrocchia di Atella, collabora con la Caritas. Ma questa è altra storia della quale forse ci occuperemo in seguito. Pasquale Tucciariello è Giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dal 24 Marzo 1984.
Sono quarant’anni di attività e di servizio. Che non passino inosservati. Onori e meriti a chi ha donato tutto quel che poteva. Auguri caro Pasquale, amico fraterno.
Michele Traficante