Il mondo filosofico e poetico di Carmen Piccirillo
Lo stile di scrittura della giovane poetessa Carmen Piccirillo (Venosa-PZ) è molto lineare e di facile comprensione. Esprime concetti filosofici, senza usare orpelli per stupire il lettore, ma solo semplicità e saggezza, scaturita dalle proprie esperienze. Vuole così renderlo partecipare alle sensazioni del suo mondo in continua evoluzione emozionale.
La sua, è un esistenza terrena da cui traspare una timidezza di fondo. L’autrice ha sofferto ed elaborato i propri mali, causati dal prossimo, ma è riuscita a creare tramite la sua scrittura, molte perle di saggezza, alle quali ispirarsi o riconoscersi.
Nella sua recente pubblicazione Oltre, (Aletti Editore 2023), vi è una raccolta di poesie che ho avuto il piacere di analizzare ed apprezzare per garbo espositivo ed alto valore filosofico.
Organizzando concorsi letterari da oltre 25 anni, con la mia associazione culturale caarteiv(Millesimo-SV) è difficile trovare dolce poesia unita alla filosofia di vita, con semplicità ed originalità.
Ecco le mie analisi psicologiche interpretative delle poesie sbocciate dal cuore sensibile e maturo di Carmen Piccirillo. A seguire, espongo alcune immagini a lei care che riepilogano le sue poesie.
Il mare
Il mare lenisce le sue pene, e inconsciamente le rivela che ha ancora molto da comprendere, per sciogliere le catene della sua anima, e conoscere la verità dell’universo.
Il pianto
Il pianto è il risorgere di una fenice dagli abissi, un liberarsi catartico, sfogandosi di ciò che l’ha ferita, liberandosi da un mantello opprimente.
Il disegno
L’introspezione e l’elaborazione del dolore è un trampolino di lancio per risorgere. Il disegno è la metafora per plasmare il proprio intimo per guarire.
La natura
La natura aiuta ad emergere dalla solitudine, che amplifica il male interiore. Ogni colore, ogni movimento, sono vita che sorride e la richiama a sé.
La solitudine
Nella solitudine anche i protagonisti di un film in visione dell’autrice, con il loro abbandono della storia ad un certo punto della trama, rappresentano un lutto per la poetessa: li accoglie nel suo intimo come persone di una vita vera.
Il bambino
In se stessa la ricerca del bambino assopito, che si risveglia curioso verso la vita, è un momento d’estasi unico e vitale.
La fantasia
La fantasia è la chiave di lettura per appassionarsi alla vita imprevedibile nelle sue parabole: le dona delle stelle luminose di felicità accanto a lei.
La rondine
In un mondo ingrato nei suoi confronti, dopo il dolore che annienta la volontà di vita, una rondine che vola può aprire la mente ad un destino più sereno.
L’anima
L’incontro con un’anima affine rappresenta la salvezza, in cui ritrovarsi e capirsi fino in fondo al primo sguardo.
Il sogno
L’immaginazione la fa rinascere sognante, libera di esprimersi e di vivere serena volando come una rondine in primavera.
La vita
La vita va affrontata con semplicità, accettata e forse mai compresa fino in fondo, date le nostre capacità intellettive limitate alla sfera terrena.
La verità
La verità terrena, con numerose domande senza risposta, si può solo comprendere nel mistero dell’immensità.
L’uomo mago
Nel suo gioco a poetare, immagina un uomo mago, quale autore dell’avvicendarsi del sole con la notte, e degli arcobaleni: scenari estasianti per le nostre brevi vite. Siamo anime sagge proiettate verso l’universo. La sua laicità nell’esporre la Creazione di Dio, offre un angolazione filosofica e poetica allo stesso tempo.
La mente e il cuore
Se da un lato la mente elabora un freddo pessimismo, il suo cuore riaccende le emozioni positive. La sua presa di coscienza della sua personalità, le offre una sicura via d’uscita dai mali della vita.
Il canto
Il proprio intimo è carico di vita, di cieli sereni, di uccellini cinguettanti, di un simbolico canto che vuol esplodere nel mondo.
La poesia
La poesia è la cura per la sua ansia opprimente: un faro di luce che lenisce ogni sofferenza, scaturita da un’esplosione di rimorsi, di dolori irrisolti, e di timidezza che reprime la propria voglia di vita.
Il foglio
Il foglio è l’inconsapevole universo in cui sfogare le proprie crisi: una sensazione di appagamento sensoriale che calma ogni ansietà, un rifugio caldo per la propria musicalità.
Il prossimo
Pregiudizi e vociare freddo e giudicante, rendono pesante il suo cuore, il quale avrebbe bisogno di persone positive, sincere ed amorevoli attorno a sé.
La musica
Si sente derisa ed incompresa, ma una musica tribale di tamburo la fa isolare da questo disagio.
La luna
Un dialogo immaginario con la luna, la calma rivelandole la presenza dell’aldilà. La sua indole emotiva è rasserenata dalla presenza della natura, che la coinvolge come un amico sincero di cui ha bisogno.
L’ansia
Il male di vivere che la rende ansiosa, si quieta con la visione di una farfalla che vola lontano, quale proiezione di se stessa lontano dal presente vuoto e passato dolente.
L’amicizia
A volte l’amicizia falsa e sbagliata che l’ha ferita, l’ha condotta all’isolamento in una bolla di sapone astratta che l’hai prigionata. É alla ricerca di anime sofferenti ma vere, con le quali condividere i problemi della vita.
La primavera
Con l’avvento della primavera, tutto rinasce a nuova vita, come il suo intimo che accantona le sue sofferenze, per una breccia di sereno nel proprio cammino.
La farfalla
L’immagine della farfalla a lei cara, viene assimilata come la propria essenza fanciulla, che da un bozzolo invernale attende di volare in primavera.
La melodia
La presenza costante del mare è una cara canzone, la cui melodia la trasporta in immaginarie esplorazioni, ma senza un’anima accanto.
Il fiore
Un esempio di vita resiliente che la cattura, è rappresentato da un fiore sbocciato fuori stagione, una speranza e una volontà di combattere nonostante tutto e tutti.
Il dolore
Il dolore per lei non va combattuto direttamente, ma riconosciuto ed elaborato dedicandosi ad una passione. É importante uscire dalla gabbia che si è creata, quale fortezza inespugnabile di difesa, per amare la vita.
Il silenzio
La solitudine se da un lato l’ha portata a chiudersi in se stessa, dall’altro è un silenzio, che la fa riflettere e la sprona a riconoscere dove si trova la strada per la sua felicità.
Il fuoco
La natura è per lei un’ancora di salvezza in cui è celata la verità, per spegnere il suo fuoco dell’inferno interiore.
La timidezza
La vita la chiama a commuoversi per un’amicizia, un animale o una stagione, ma la sua musica di solitudine la trattiene in disparte.
Le differenze
Ogni virtù umana ha ragione di esistere, con la propria felicità interiore di vita: la varietà è bellezza, è verità, che si possono perdere ma anche ritrovare.
La gioia
La simbologia della natura che alterna stagioni ed emozioni, è un riflesso del suo cuore appesantito dai dolori, ma anche entusiasmato dalle gioie che la fanno rinascere con tenacia e volontà.
L’energia
L’energia vitale è un motore che ognuno di noi ha sin dalla nascita: un ancestrale motivazione per liberarsi dai dolori per raggiungere una felicità libera.
L’infinito
In sé c’è un tumulto di sfumature e di sensazioni diverse, che la paragonano ad un dilemma di essere. A volte si riconosce unica, ma anche una minuscola parte d’infinito.
La lotta
La sua voglia di combattere i dolori è molto forte e difficile da attuare, ma essenziale per emergere.
Il caos
Nel caos della vita riesce ad emozionarsi per un fiore indifeso a primavera.
Il pianoforte
A volte serve estraniarsi dal dolore per ritornare a sorridere, ma il suo istinto lascia emergere la musica interna che langue melodia da un pianoforte.
L’Aquila
Guardando un’aquila volare. è tanto il desiderio di inebriarsi nell’infinito, che abbandona i pensieri negativi. Vorrebbe volare anche lei accanto al rapace in un mondo fantasioso.
La pioggia
La pioggia porta beneficio alla natura, pulendo e rifocillando d’acqua le piante. Anche il suo cuore si riconosce liberato dalla negatività ed irrigato in attesa di far fiorire serenità, ora assente.
La nave
L’arte di scrivere, per Carmen Piccirillo, è così infine un’apoteosi del suo cuore che ha bisogno di togliersi il fardello terreno di sofferenze, tramite la sua creatività innata. Il suo cuore viene così simbolicamente condotto su una nave di carta incerta a navigare, in un mare calmo inesplorato, che la poetessa vorrebbe raggiungere.
Scrivo (di Carmen Piccirillo)
lo faccio per rinascere, per amore,
per alimentare
un lato cosmico, creativo
e quando emerge
dal mio interno
è come condurre
una nave di carta
col mio cuore sgretolato sul mare mai calmo senza paura
verso un infinito
che non si può spiegare:
il mio
quello non attraversato.
Oltre Di Carmen Piccirillo – Aletti Editore – 14/03/2023
Della stessa autrice: Il coraggio di essere autentici (2023 Independently published) – Il ritratto dell’anima (2021 Photo Travel) – Luce e oscurità (2021 Book Sprint)
Dal dolore nascono le migliori poesie e canzoni.
Riporto una dichiarazione del grande cantautore Bruno Lauzi:
“Le mie canzoni sono tristi, portano al suicidio. Nei miei spettacoli dico sempre che scrivo canzoni tristi, perché quando sono allegro, esco”.
(Intervista di Felice Magnani – agosto 2000).
Simona Bellone
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